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Caltanissetta dice addio a Giuseppe Romano, volto silenzioso di una città che non c’è più

Redazione

Caltanissetta dice addio a Giuseppe Romano, volto silenzioso di una città che non c’è più

Dom, 21/12/2025 - 10:43

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Ci lascia, all’età di 94 anni, Giuseppe Romano. Con lui Caltanissetta perde non soltanto un uomo, ma un frammento autentico della propria storia quotidiana, un simbolo silenzioso di un tempo che non esiste più.
Romano era una presenza storica della città, un ultimo baluardo di un mondo fatto di gesti antichi e di consuetudini che per decenni hanno accompagnato la vita urbana e che oggi sopravvivono soltanto nella memoria. Tutti lo conoscevano, anche chi non si è mai fermato davanti alla sua postazione. La sua figura era familiare, riconoscibile, parte integrante del paesaggio cittadino.


Intere generazioni lo hanno visto spingere lentamente il suo carrettino verso il posto di lavoro. Ma prima ancora di vederlo, lo si sentiva arrivare. Il rumore delle sue rotelle, quelle ruote a pallini che accompagnavano il trasporto della cavrettina, era diventato negli anni un suono amico lungo Corso Umberto. Bastava sentirlo per sapere che era lui: stava “montando” per iniziare la giornata o, al contrario, stava rientrando nelle tarde ore del pomeriggio, quando la città rallentava il passo.
Quel suono, semplice e inconfondibile, era entrato nella quotidianità come una presenza costante. Oggi non risuona più sulle basole, ma continua a vivere nella memoria collettiva, richiamando un tempo fatto di ritmi lenti, di gesti ripetuti e di volti conosciuti.
Negli anni Giuseppe Romano era diventato qualcosa di più di un artigiano: una presenza simbolica. Come un oggetto antico nella casa dei nonni, non più utile nella funzione originaria ma carico di valore e di memoria. La sua sola presenza raccontava un’epoca fatta di lavoro paziente, di rapporti umani diretti, di dignità silenziosa.
Negli ultimi tempi il suo non era più soltanto un lavoro, ma un presidio morale. Essere lì significava testimoniare una vita, difendere un’identità, continuare a occupare un posto che era diventato parte di sé. Un modo semplice e ostinato di resistere al tempo.
Caltanissetta perde così un pezzo della propria anima. La scomparsa di Giuseppe Romano segna la fine definitiva di un mondo e lascia un vuoto che va oltre l’assenza fisica. Da ora in avanti, in quelle strade, mancherà una figura che era diventata memoria viva.
I funerali saranno celebrati lunedì 22 dicembre alle ore 10.30 presso la Santa Maria la Nova, dove la comunità potrà riunirsi per l’ultimo saluto a un uomo che, con discrezione e gentilezza, ha attraversato la storia della città.
Resterà il ricordo di Giuseppe Romano. E resterà, idealmente, anche quel rumore lieve delle rotelle: un suono che continuerà a raccontare un uomo e una città che non ci sono più, ma che Caltanissetta non dimenticherà.

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